Angilin

 

ANGILIN
Commedia in due parti di
PAOLO GHIDONI

Commedia scritta fra il 2007 e il 2008, non è stata ancora rappresentata.

Di questa commedia esiste anche la versione completa in lingua italiana

PERSONAGGI:
                            ETTORE,             anziano pensionato
                            ADELE,                sua amica
                            GERMANA,         barista
                            VICO,                    amico di Ettore
                            LEANDRINA,      sua moglie
                            ANGILIN,             bambino
                            TINA,                    cugina di Adele
                            OSVALDO,          suo compagno
                            UN BARBONE
                            LA SIGNORA

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La vicenda si svolge ai giorni nostri in una città al centro della Pianura Padana.

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SCENA FISSA

Un settore di un vasto giardino pubblico in una città della Pianura Padana. A destra il retro di un piccolo chiosco-bar (con cassette di bottiglie vuote e altre suppellettili tipiche dell'ambiente) e un tavolino con sedie, in primo piano due panchine a tre posti, verso il fondo un'altra panchina; sullo sfondo e a sinistra alberi e cespugli tipici dei parchi pubblici.  A destra in zona proscenio l'uscita per la parte non visibile del bar con una freccia rivolta a destra recante l'indicazione "toilette". Negli angoli fra il fondale e le fiancate ci sono due aperture che si suppone portino: quella di destra alla strada, quella di sinistra ad altre zone del parco.  L'arredo scenico tipico dell'ambiente comprende anche un cestino.

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ARGOMENTO

Alcuni anziani pensionati s'incontrano e si fanno tranquillamente compagnia in un angoletto di un parco pubblico. D'improvviso altri personaggi vengono a turbare il loro sereno tran-tran quotidiano mettendo a nudo i piccoli e grandi problemi che la loro vita passata non ha mai compiutamente risolto. Si presenta anche una strana e dolcissima creatura (un bambino o una ragazzina) che li aiuta ad affrontare i molti eventi anche clamorosi che complicano la loro giornata. Ad ogni  difficoltà Angilin (o Angiolina) interviene sorridente per fargliela superare con azioni del tutto fuori dell'ordinario. Tutti si innamorano di questa eccezionale creatura capace di ottenere incredibili pacificazioni, di far dimenticare antichi rimorsi, manie e paure, di consigliarli in scelte di vita fondamentali. Riesce a risolvere per loro anche le ambasce create da un troppo improvviso colpo di fortuna. Poi se ne va lasciandoli titubanti sulla sua reale identità, ma felici per il bene ricevuto.

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CENNI SUI PERSONAGGI

ETTORE: Anziano dall'aspetto ben curato. Ha circa settant'anni.

ADELE:   Elegante ed anziana signorina. Più o meno coetanea di Ettore.
GERMANA: Signora di mezz'età abbigliata con indumenti che possano chiaramente identificare una barista al lavoro.
VICO: Vecchietto d'aspetto particolarmente arzillo.
LEANDRINA: Anziana e simpatica signora  quasi sempre sorridente.
ANGILIN (o ANGIOLINA) Sia nella versione maschile che in quella femminile ha un abbigliamento  (una tuta o qualcosa del genere) che risulta sportivo e, nello stesso tempo, di splendente originalità in quanto a colore e qualità del tessuto.
TINA: Anche lei più o meno sulla settantina. Vestita con un'eleganza piuttosto vistosa, ma non caricaturale, si esprime quasi sempre con toni assai bruschi.
OSVALDO: Seduto per gran parte della commedia su una carrozzina, è un anziano d'aspetto  piuttosto sofferente, ma quasi sempre paziente e sottomesso.
UN BARBONE: Uomo di mezz'età dall'aspetto cupo e triste, abiti malandati e piuttosto sporchi.
LA SIGNORA: È una donna ancora giovane e bella. Il suo abbigliamento, con veli e abito lungo, la fa sembrare un po' una zingara in costume tradizionale, un po' una signora musulmana o indiana, un po' una Madonna rinascimentale.